martedì 7 febbraio 2012

The whore's God/God's whore


(Like a whore with a misconceived catholic education)


Mio Dio, una carezza.
Mi batte il cuore forte. Perché?
Sbattermi ossessivamente e poi questa carezza
rude. È una mano spinosa,
mordace, una mano per bestie da lavoro.

È lavoro anche il mio.
Pesano i danni del corpo,
il sangue raggrumato tra le labbra e la seta,
i pensieri del giorno dopo,
le preghiere dell’attimo prima.

Crederci, forestiero,
credimi, non paga.
La mia vagina putrida,
su cui tu snello
aggrappato ti nutri,
è la mia mula per i campi.
Schiuma sui muscoli pettorali,
sulle cosce arse, rade,
insetti sulle froge sporche.

Dalle labbra luccichi,
dal mento al petto caldo
ti contamini.
Il mio Cristo sei,
poverino,
e la tua spada
e la tua croce
dentro pregano che basti
perché mi possa far male
e capire.
Corteo del disagio,
di fragole e vino.

Poverino, il mio Cristo
mi guarda da giù.
Gli sorrido per pietà.
È un Cristo senza lena,
di miseria incolta.

Bisogna essere feroce puttana
per dubitare di una mano che ti sfiora.
Non è fiducia.
È il dolore.
Mi schizza i lombi per il bene
unico che possiamo,
ultimo che ci avvicina.
Il bene fetido che ci accumuna.

Bisogna proprio essere una gran troia
per capire quanto è piccolo il bene.
Questo è difficile tradire!
Anche quella è una menzogna per cui tocca scavare.

Sottraiti anche tu - bellino -
il mio Cristo lumaca,
poveretto,
guardatelo. Tira via le corna e sbava.

Portati qua Cristo mio. Pagherai.
Fai sentire ancora sulla lingua
il peso della tua terra straniera.
Coltiverò tra i seni quella fragola
prepuzio sfondato. E pagherai.
Per il tronco carne tra i seni bui.
Sbatti forte sui cerchi arrondellati
fragola virulenta. Il tuo tonfo schiacciolìccio
sul mortaio è il mio onore.
I tuoi sandali sporchi me li puoi ficcare più in fondo.
Berrai i grumi dalla mia vagina,
come ingozzandoti di un aborto.
Sacro sarai. Mi bacerai e lo sarò anch’ io.

Pagherai e starò ancora a guardare.
E sentirò il tuo peso, e altri ancora.
E se vorrai tornare, sopporterò il tuo peso.

Io sono la Verginella. Lo ha detto lui.





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